Autoimpiego
Aumentare il numero di imprenditori e startup e rilanciare lo spirito imprenditoriale in Europa sono gli obiettivi del Piano di Azione Imprenditorialità 2020, che punta ad un’Europa più competitiva, in crescita economica e con piena occupazione. L’autoimpiego e l’autoimprenditorialità rappresentano infatti strumenti di politica attiva capaci di produrre un effetto moltiplicatore in termini di creazione di posti di lavoro.
Il Piano individua alcuni ambiti chiave d’intervento:
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accesso semplificato ai finanziamenti
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sostegno nelle fasi cruciali del ciclo vitale dell’impresa
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sviluppo delle nuove opportunità imprenditoriali dell’era digitale
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agevolazione del trasferimento di imprese
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seconda opportunità per gli imprenditori onesti dopo un fallimento
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semplificazione amministrativa
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coinvolgimento di donne, migranti, disoccupati e giovani.
Le misure di supporto alla creazione di impresa e all’autoimpiego sono diventate centrali anche nella programmazione del Fondo sociale europeo (Fse): per l’Italia, già nella programmazione 2007-2013, il Ministero del lavoro aveva promosso una positiva collaborazione con l’Ente nazionale per il microcredito, investendo risorse per l’autoimpiego e potenziando i servizi di informazione, formazione e affiancamento presso la rete dei centri per l’impiego.
Va nella stessa direzione la programmazione Fse 2014-2020 che, attraverso i programmi operativi nazionali Iniziativa occupazione giovani e Sistemi di politiche attive per l’occupazione, punta a promuovere il credito agevolato e la cultura d’impresa sul territorio italiano. Nell’ambito di questa Programmazione, infatti, ANPAL ha attivato appositi strumenti di supporto per l’accesso al credito agevolato. A tal fine è stato costituito il Fondo rotativo nazionale SELFIEmployment, rivolto agli iscritti a Garanzia Giovani.